Lo vuole un gratta e vinci?

…la giornata non si prospetta delle migliori, per il solo fatto che è il tuo ultimo giorno di ferie e davanti a te ci sono solamente millecinquecento chilometri da affrontare conscio del fatto che non sarai l’unico ad essere in macchina…

“passa il tempo, ma noi no” e tutto sembra filare liscio, anche i primi 23 chilometri di coda scorrono sereni quando si è alle prese con dei simpatici compagnoni a cui basta poco per sollevare l’umore…ci manca solo il gioco delle targhe e la lettura ad alta voce de “il libro dei giochi da fare in viaggio” per essere davvero tornati ragazzini quando bastava un saluto dal finestrino di un’altra macchina per far passare mezz’ora di allegria. Anche la musica ti aiuta: non trovi solo strimpellate tirolesi tra le stazioni radio, ma ti sorprendi nell’udire cose perfino ricercate…nulla di teenager, solo classici e perle d’altri tempi ovviamente!!

Prima o poi doveva succedere…lo sapevi fin dalla prima volta, è normale: hai preso solo un “kartoffen” tedesco con cioccolato prima di partire!! Hai fame maledizione…chi glielo dice ora allo stomaco che anche altre quattordicimila persone avranno la tua stessa sensazione…

Parcheggio: selvaggio, sopra la famiglia partenopea che lecca ciotole di plastica unte dalla bandiera e dal pollo fritto portato da casa. Sosta ai box: Le cirque du soleil cerca di ingaggiarti dopo aver visto come ti districhi tra i compagni del bagno a muro. Fermino sullo stomaco: Rustichella o Apollo fa lo stesso, da quando il bufalino è introvabile la sosta non ha più lo stesso sapore.. Rifornimento: mi può riempire anche queste bottigliette di acqua rimaste in macchina? nel caso non arrivassi fino a casa…

E’ proprio mentre mangi voracemente il tuo fermino, dopo aver preso l’acqua da solo dal frigorifero come ti ha indicato la cassiera (dopo averti proposto 17 menù diversi…) che hai quell’attimo di tempo per fermarti ad osservare i tuoi “commensali”…

“Sono pazzi!!”..c’è la coppia affiatata, quelli che fanno tutto insieme, anche le due file di 40 minuti ciascuna per pagare e poi ritirare il panino, perché dividersi per guadagnare tempo?..ci sono i gitanti, sovraeccitati dallo sgranchimento muscolare che starnazzano e si chiamano da una parte all’altra dello scaffale del cioccolato…c”è anche il viaggiatore solitario, quello che entra gentile tanto non ha fretta ma che esce bisbigliando improperi contro la settima pistata di piede..laggiù, tra i tavoli più scomodi del mondo, c’è anche la famiglia “felice”, quella che il padre fa la fila e la mamma raccoglie i bimbi da per terra mentre cercano di accaparrarsi l’ultimo pacco di Grisby rimasto!! Thò..anche un camionista, frega un ciufolo a lui se ci sono altre persone al bagno, deve farsi la barba!!poco importa se lo stile ciabatta aperta e canotta su pantaloncino macchiato non si addice a quel luogo così elegante…

Ma soprattutto ci sono loro..ultimi temerari dell’autostrada, gli irriducibili del viaggio rilassante..quando arrivano non si tengono per mano, si spalleggiano per non cadere!! “Cavolo sono pesanti queste porte moderne!” ..esausti però riescono ad entrare, si mettono in fila, almeno fino a quando non decidono di cercare la pole position e saltare tutti…”forse avranno fretta davvero”, ma lo pensi solo un attimo, poi ti scontri con la ricerca della monetina nel portamonete a clip…te lo chiedi almeno una volta..”cosa avranno preso?”…Ovviamente lui, l’inconfondibile, il non plus ultra della sosta pranzo…il muffin al cioccolato!!

Ammettiamolo!! L’anziano in Autogrill è quanto di più sfortunato ti possa accadere al rientro dalle ferie!!Imperturbabile fino all’uscita in retromarcia sfrizionando 35 secondi prima di maledire il prossimo perché impaziente…”se ne va”, anzi no…ancora un attimo per riprendere la cintura di sicurezza incastrata fuori dallo sportello….

frase del giorno: Il trauma del rientro in ufficio è solo la dura conseguenza di quello da sosta in pieno bollino rosso…