Il viaggio di istruzione

jolly

Il concetto di base è che non ti puoi permettere nessun errore…la tua reputazione di ragazzo normale è in bilico ogni giorno. Una sola mossa sbagliata e diventi il tontolone della classe che viene messo a giro per tutte le battute della ricreazione.

Sei in piena età da baffo spadone (nome tecnico per spiegare i primi peli di barba che nascono sotto il naso), fino a quel tempo ti sei meritato la medaglia di ragazzo simpatico e non brutto..ma ti manca qualcosa, ti manca il passo in avanti… Maledetta fase di mezzo, maledette ragazze che ancora puntano ai belli senza sapere che tra un po’ arriverà il momento della “rivalutazione del papata” (cit.)

La gita scolastica è alle porte, carico di aspettative ormai è più di una settimana che decidi il tuo outfit migliore. Addirittura decidi di non metterlo nei giorni precedenti..”non vorrei si sporcasse”..

Se prima l’escursione fuori porta con i compagni era vista come il tripudio dei tegolini, delle girelle e dei soldini adesso i primi caldi hanno trasformato la gita nel fatidico campo della banda…VALE TUTTO!! lo sfigato può con un colpo di coda diventare “hai visto con chi è stato?” mentre il bello e dannato della classe può retrocedere in ultimissima posizione!!

Giocati bene le tue carte ragazzo…ne va del tuo futuro!!

Partenza ore “preste”..il tuo status attuale si evince dal posto che hai sul pullman. Se sei in fondo vai bene, in mezzo sei uno che arriva tardi, se sei davanti sei il nerd di turno oppure semplicemente vomiti anche da fermo sul parcheggio!!

Per statistica in tutto il pullman ci saranno almeno 4 o 5 ragazze carine, ma ancora non le consideri…il manuale delle gite scolastiche dice che per il primo periodo bisogna ignorarle, avete mai visto Dylan su Beverly hills correre dietro alle ragazze?

L’escursione formativa passa senza troppi scossoni, solita noia, soliti cazziatoni da parte della prof. che però stavolta sembra un po’ più lasciva…le foci del fiume Po’ non sono poi la cosa più interessante che il tuo cervello abbia mai recepito, e in fondo non te ne frega nulla nemmeno della tomba di Dante a Ravenna…la tua attenzione nell’arco della giornata è dedicata a Lei (maiuscolo), che tra le risatine con le amiche ti dedica anche due sguardi…che poi anche se non guardava espressamente te fa nulla, tu stai aspettando il tuo momento!!

Rientro in albergo, tutti contro tutti! i professori che girano per le stanze soprattutto per evitare che la coppia storica della classe si riproduca senza autorizzazione dei genitori, il diligente della classe è già a letto ignaro che le sue scarpe sono ormai piene di dentifricio, le smaliziate della classe si rifanno il trucco appena rientrate…sta per succedere qualcosa, ne sei consapevole…sigarette sul terrazzo, commenti spinti dei tuoi amici sulla tua amata..ti danno fastidio ma non importa…a mezzanotte e venti l’appuntamento è in camera tua…e se il prof dovesse bussare hai già la pianta dei nascondigli.

Non succede nulla, o così pare..sembra che i bagordi notturni non abbiano effetto sul tuo fisico (cambieranno le cose non cantare vittoria..), il giorno dopo la visita guidata alle sorgenti del Tevere è drammatica: Lei non ti guarda nonostante tu abbia passato solo poche ore prima tutta la notte cercando di farla un po’ divertire… Complicità, è importante ma ancora non lo sai…

Si riparte…è buio fuori, le romantiche luci dell’autobus facilitano la visione del film classicone da rientro: Edward mani forbice. Addirittura ti sposti dagli ultimi posti…getti le armi e la senti ridere con gli altri, canta “le bionde trecce” come se non ci fosse un domani.

Malinconico guardi la tua immagine riflessa sul vetro, stacchi l’aria condizionata che ti punta la cervicale sapendo che al massimo la rivedrai a ricreazione perchè Lei è di un’altra classe..

“Scusa posso sedermi? Giù in fondo cantano le osterie e a me non piacciono certe canzoni..”

“Ti sposto lo zaino..”

“Ieri notte mi sono divertita alla festa in camera tua, peccato che eravamo in troppi..”

“Ora non ci vede nessuno…”

frase del giorno: ma perché si chiama bacio alla francese? Preferisco di gran lunga “limonare duro”