Fuori tempo massimo

discoHai portato avanti una carriera da rimorchiatore da balera piuttosto mediocre. Ottimo come smarcatore a favore di terzi, ma come finalizzatore non è che ….

L’amico tuo conosceva una, tu ti appioppavi all’amica di lei così lui era libero di agire. Ecco, questo ti veniva bene. E, se eri fortunato, rimediavi anche qualcosa. Magari non erano sempre fiorelli, magari non sempre neanche simpatiche. Spesso non rilevavano la tua presenza, in altre occasioni, per non essere di peso all’amica, lasciavano che i tuoi discorsi di massima profondità le interessassero oltre lo sbadiglio.

Poi un giorno arriva la tua rivincita. Arriva e nemmeno te l’aspetti.

Scena: locale notturno, quattro addii al nubilato, uno al celibato, molto alcol in circolazione. Una prevaricante legge dei grandi numeri che sembra giocare non solo a tuo favore, ma anche a quella di tutta la popolazione maschile che è con te, minorenni, sposati o futuri sposi compresi.

Va bene, va tutto bene. Mangiate, bevete, scherzate. E poi via a fare le foto con chiunque. Finisce che conoscete lei, una ragazza discreta. Lei è a cena con amici e amiche, dice “ci veniamo tutti i venerdì qui”. Dici: “ah sì?” e non te ne frega meno. Assolvete i convenevoli, anche le foto con tutte le amiche sue, lo sposo – tuo amico – le ha fatte. Ora si torna a tavola. No. Tu continui a parlare con lei.

No, lei parla con te. E ti racconta un sacco di cose. E soprattutto che, insomma, il suo cuore è ferito. Ah. Che gli uomini sono tutti strani. Ah. Che non ne trova uno giusto, uno per bene. Ah. Che stasera è qui con gli amici e vuole bere, già lo sta facendo. Forse è anche un po’ brilla. Ah. Barcolla. Ride.

Pensa, ride e non cerca le amiche per fuggire o una scusa per mandarti via. Dai.

“E tu?”

Dai tocca a te, dai offrile da bere

“Eh, io. Io so’ sposato da un mese e mezzo”

Ciao.