“Cavolo eccola – pensi schiumando – è il momento buono, è da sola appoggiata al muro che smangiucchia la tortina al formaggio”. Con le ghiandole salivari in ferie ti approcci titubante, devi parlargli questa volta, devi fargli vedere che non sei uno sfigato!! Scorri mentalmente il file delle frasi fatte prese dal manuale del buon abbordo, non ti piacciono!!..il fatto che lei sia già lì ad aspettare favella è solo un dettaglio, adesso stai asciugando la sudorazione col pensiero!!
“Ciao..scusami, se non ti è troppo di disturbo, tra i tanti tuoi impegni di studio e con le amiche, visto che è un po’ di tempo che ci stavo pensando, e aspettavo una occasione come questa, non è che per caso, sempre se non ti scoccia, riusciresti a trovare un secondino per poterci vedere anche fuori da scuola?” “Perché tu mi piaci….”
Non importa sapere la risposta, non ci interessa in questa fase sapere se è scattata la classica figuraccia o se il mandrillo è andato a punti..Il romantico sta tutto nel gesto, nello slancio di coraggio che il giovane ha dovuto fare per presentarsi al suo cospetto..erano giorni, forse mesi che stava aspettando il momento buono, se l’è sudata dobbiamo ammetterlo!! Ancora ignaro che tutto il subbuglio interiore sarà formativo perfino nella sua futura carriera di toy boy, lui ha sofferto, secondo per secondo, di quell’approccio goffo e sconsiderato!!
Addio giorni di Gloria…addio appostamenti, addio vergogna e rossore, addio mentina per l’alito e addio anche a te ascella pezzata..lasciate spazio al social e alla tastiera, allo schermo e alla distanza che nasconde il disagio della voce tremolante.. Al massimo ti tremano le dita, ma tanto puoi rileggere ed il risultato è comunque lo stesso!!
frase del giorno: “guarda quella, quanto la taggherei…”