Vita da EXPO – capitolo terzo

russia

Decumano..forse nella mia vita non avevo mai usato questa parola così tante volte. Forse non l’avevo proprio mai usata. Qui invece succede che almeno 20 o 25 volte durante l’arco della giornata la pronunci o la senta:”ci vediamo all’inizio del decumano…”, oppure “lo trova lungo il decumano sulla destra..” ma su tutte “Mi scusi mi sa dire dove trovo il decumano?” “lo sta percorrendo signora…”

Perché a dirla tutta non è che uno attraversi un decumano tutti i giorni, e nemmeno che si imbatta in un cargo per Palazzo Italia!!

Ci sono alcune espressioni, usi, costumi ed abitudini qui ad Expo che fanno mondo a parte, si tratta di espressioni comunemente usate tra lavoratori, definizioni che come per magia vengono usate e capite da tutti, a tutti i livelli, dal signor Expo fino all’aiuto sguattero in cucina al Laos (massimo rispetto sia per lo sguattero che per il Laos…dove cacchio si trova il Laos???)

Partiamo dal padiglione Zero..uno si aspetta che dopo lo Zero ci sia un padiglione Uno, e invece no!! Si tratta dell’unico padiglione con un numero!! Dopo vaglielo a spiegare che il nome Zero è dovuto a quanto c’è dentro, a quello che viene comunicato..per me il padiglione Zero è e rimarrà sempre il padiglione prima dell’uno..che non c’è!!

Dopo un lungo viaggio in metro e dopo una lunga coda ai tornelli è anche normale avere bisogno di andare a espletare le funzioni corporali prima di affrontare la giornata..”mi scusi dove posso trovare il bagno’” “Guardi, è a metà della stecca A2, altrimenti lo trova in fondo a B9

Lo vedi lo sgomento…il 90% delle persone pensa alla supercazzola…il restante 10% annuisce e ti ringrazia, ma non parte rimanendo a guardarti…”non ho capito chiedo scusa”….

Le stecche sono nientedimeno che edifici il legno, lunghi, dove normalmente sono dislocati, bagni, servizi, ristoranti, e punti di primo soccorso, nessuno ha capito bene come mai si chiamino stecche, ma questi sono i fatti…dentro Expo tutti sanno cosa sono le stecche!!

Il fatto che qualcuno utilizzi le sigle (tipo A2) per indicare una posizione ad un passante invece che il nome del padiglione è semplicemente perché è un idiota!!

Tra i tanti lavoratori in Expo c’è una categoria in particolare che si diverte ad usare termini tecnici. La categoria che racchiude già nel nome tutto un programma: i Fop.

I Fop sono fondamentalmente i piccoli aiutanti di babbo natale, gli oompa lumpa di Expo, le marmotte che incartano la cioccolata…quelli che fanno il lavoro sporco tutti i giorni per intenderci.

Sul loro lavoro non si discute, ad ognuno il suo ed ognuno segue le direttive che gli vengono date ma…accendo subito una tripletta” non si può proprio sentire!!

Semplicemente hai segnalato un problema, anche stupido, i tuoi Fop di quartiere sono tutti allertati, “cavolo che facciamo?!” momento di empasse…si guardano , tra di loro ed intorno, sono tutti armati di tablet…nessuno saprà mai che cosa compare sullo schermo, forse sono finti…

Il problema ancora persiste ma tutti sono sul pezzo, tutti sono al corrente che qualcosa deve essere risolto, tutti sanno anche come risolverlo ma nessuno può intervenire!! In effetti…come puoi intervenire senza prima aver avvertito il tuo responsabile, che avverte l’unità esterna, che manda poi qualcuno interno ad Expo a risolvere il problema…e tripletta sia!!

Questa cosa è gigante, veramente una infinità di lavoratori dei più disparati paesi che devono sottostare alle stesse regole, un posto creato dal nulla ma che deve essere già funzionante per tutti allo stesso modo fin dal primo giorno…è normale che ci siano delle convenzioni stabilite che devono essere rispettate…il problema viene dopo, quando tutto finisce e tu inizi ad aiutare vecchiette ad attraversare il cargo invece che la strada…chiami i Fop invece che la polizia ed inizi a sistemare le cose nel frigorifero a seconda del Cluster di provenienza..

Frase del giorno: la fila del Giappone è sempre la più lunga!!Vero ma la terrazza della Russia è bellissima!!

Vita da EXPO – capitolo secondo

tornelli

“La prima volta viene sempre male”, come recita una giovanile scritta su un muro in Via Capitini dalle mie parti. In questo caso meglio aspettare anche la seconda e la terza…in fondo sono agli inizi ed è normale che la mastodontica macchina dell’organizzazione abbia i suoi intoppi in fase di rodaggio!! Non si può mica pretendere il perfetto funzionamento di tutti gli ingranaggi dal primo avvio…

Eccoti davanti ai tornelli, i famigerati tornelli di ingresso. Quelli tanto millantati come argini di sicurezza e barriere insormontabili.. quelli dove verrà fatto un accurato controllo sulle persone e sulle cose, quelli che gli scanner della NASA a confronto sono la Super Teneré della Peg Pérego!!

“Cacchio sono tantissimi”..chissà quale sarà l’ingresso riservato ai lavoratori.. da quale parte sarà la via per il mondo del cibo?

Guardi il tuo pass…la foto sembra fatta dopo una serata magica ma sorvoliamo, ci sono un sacco di sigle, nessuna sembra essere importante al tuo scopo, quando ad un tratto ti rendi conto di avere una F maiuscola che altri pass non hanno… FAST!! non mastichi la lingua, ma la conosci abbastanza per capire che se c’è scritto fast potrai passare prima dei NORMAL..

Alzi la testa, gli schermi sopra i tornelli saranno 50, il fatto che siano tutti rossi con una X nel mezzo ti lascia pensare… sbuffi, ma con la coda dell’occhio vedi che laggiù in fondo sulla sinistra due schermi sono verdi, scorre una scritta, ti avvicini, non per miopia ma per il carattere usato manco fossimo dall’oculista… “FAST”… lo leggi bene, benissimo, è il tuo ingresso…”alla faccia di tutti questi barboni che devono fare la fila coi NORMAL..”, ti alzi ad un metro da terra e ti incammini baldanzoso.

La teoria del mancato culo (cit. http://thecretinatio.altervista.org/blog/la-teoria-del-mancato-culo/) recita che la beffa più grande ce l’hai quando prima perdi le speranze, poi pensi di giocare un jolly e di riuscire in quello che cercavi e poi ti arriva la mazzata finale del nulla di fatto…eccoci qui: prima pensi di aver sbagliato ingresso, poi vedi che hai il Fast e trovi il tuo tornello… alla fine però ti rendi conto che i tornelli aperti sono 2 in tutto, entrambi Fast, ed entrambi pieni di gente che se ne sbatte delle sigle sul pass..”imprecazione colorita..”

Ormai sei in fila, coi NORMAL, con quelli che guardavi dall’alto in basso fino a un secondo prima…ma stavolta li guardi con rabbia anche se non è colpa loro…sei incolonnato sotto il sole come a ferragosto in A14, “appena arrivo al controllo mi sentono, io ho Fast!! E pretendo rispetto!!”

“Scusi Signora, ma come mai non c’è una fila riservata per noi con la F sul pass?! Come mai ci sono solo solo 2 tornelli aperti sui 57 che avete montato? Ma perché non aprite anche gli altri? Ha visto che ci sono 300 persone che devono andare a lavorare??”

Un muro di gomma… alla 16esima domanda incalzante la signora si decide ad alzare lo sguardo.. ”ha il computer? Semmai lo tolga dalla borsa altrimenti suona….”

Da Fast a Furious….ma non sai con chi prendertela, mesto mesto entri dentro, domani glielo fai vedere tu con chi hanno a che fare… “buongiorno signora si ricorda di me?” “si tu sei quello che rompeva le palle ieri senza risolvere nulla”

Ambientamento: trovare le soluzioni più adeguate per sopravvivere nel migliore dei modi. Che per dirla fuori dallo Zingarelli: “Buongiorno signora, oggi la trovo meravigliosa, non è che mi fa passare avanti agli altri..?” “certo ci mancherebbe, tanto questa è la fila riservata alle autorità della Bolivia…”

Frase del giorno: se non puoi sconfiggerli fatteli amici!!