Ambulanti perché ambulantano..

Sei in piazza…ci sei perché sei al lavoro e non puoi fare altrimenti!! Inutile spiegare ai più che lavoro fai, sarebbe inutile…l’importante è che nevica da questa mattina e tu devi stare lì!!

Passa il tempo (ma noi no..) e tu non puoi far altro che guardarti intorno, osservare i passanti, cercare cose che facciano passare almeno un attimo.

I passanti passano, e fin qui ci siamo, perché magari devono andare al lavoro, fanno shopping o semplicemente si spostano da un posto all’altro e lì devono per forza esserci…ma ci sono a questo punto anche i Piazzanti, quelli che dalla piazza non si spostano, quelli che tu stai a vedere della piazza fanno la loro ricchezza!!

La vorrebbero una linea di febbre, vorrebbero permettersi il lusso di starsene a casa ma non possono, in piazza ci lavorano..che poi non sai mai se lo fanno per necessità o se quello che fanno è molto redditizio..boh!!

Li osservi appunto: da quello che suona i Rondò Veneziano ed elemosina spicci, amplificando il suono del suo violino elettrico quotato quanto la tua macchina, a quello che lancia motoseghe rotanti sul monoruota, che di spicci ne racimola di più e a guardar bene raccoglie anche qualche banconota..Intanto l’indiano filippino mezzo turco libra nell’aria aggeggi luminosi che scendono ad elica, che prima o poi prendono qualcuno…in silenzio, noncuranti, che palle!!

La routine del mendicante, tutti i gironi, stessa rotazione oraria, stessa posizione..nulla di nuovo per giorni e giorni, nemmeno si parlano, arrivano, raccolgono e se ne vanno, lasciando spazio al successivo…

E’ inevitabile, col tempo inizi ad odiarli, sai anche le loro battute, sono sempre quelle….ma proprio quando l’ira sta per fuoriuscire senti in lontananza un suono diverso, la tua attenzione finalmente si distoglie dall’uomo in bianco che fa la statua e che si muove solo al rumore del denaro…giri lo sguardo, non lo vedi ancora ma lo senti solo “suonare”…

Lui è diverso da tutti gli altri, lui se ne sbatte di fare bella figura, se ne frega altamente di dare al pubblico un motivo per lasciargli qualcosa..è veramente indicibile l’accozzaglia di rumori e urla che escono dalla chitarra e dalla sua gola: tremendamente stonato è la prima cosa che ti passa per la testa!! Poi però ti fermi un secondo a riflettere, lo guardi e capisci che è proprio un livello sopra…è perfettamente consapevole di essere stonato…inizi a pensare che non abbia nemmeno bisogno di chiedere monete, lui ha solamente voglia di cantare, esattamente come tu fai in macchina o sotto la doccia, lui lo fa in piazza!! E bravo Ramazzotti dei poveri, Cremonini de noaltri…testa alta e faccia avanti…”continui continui, continui a suonare” come disse il Banfi!!

Mentre ascolti metti una mano in tasca e trovi il resto del caffè…guardi e adesso lo strimpellio è quasi piacevole…non per i suoni ma perché un attimo ti è passato in quella piazza gelida, hai anche sorriso e lui se ne è accorto…

Non solo non pretende nulla, riesce anche a farti divertire…eccoli suonatore, in fondo al giorno d’oggi ho già pagato altre volte per cose che non mi piacciono!!